Chirurgia Laparoscopica
La laparoscopia è una tecnica chirurgica mini-invasiva che permette di accedere alla cavità addominale e in particolar modo alla pelvi, senza praticare ampie incisioni chirurgiche, grazie ad un sistema di illuminazione e a una piccola telecamera a fibre ottiche.
Le incisoni cutanee effettuate per gli interventi ginecologici sono quattro, una per il trocar da 12mm a livello ombelicale o sovraombelicale per l’introduzione dell’ottica e altre tre vie per i trocars ancillari da 5mm in fossa iliaca sinistra, in fossa iliaca destra e a livello sottoombelicale per l’introduzione dei diversi strumenti chirurgici (pinze, forbici, strumenti ad ultrasuoni ecc.).
Durante tutto l’intervento la cavità addominale è insufflata dalla CO2 per convertire la cavità addominale in una cavità reale grazie al passaggio da una pressione negativa ad una pressione positiva. La pressione addominale positiva mantenuta durante l’intervento causa nelle prime 24 ore del post-operatorio un dolore riferito alla spalla destra dovuto all’irritazione del nervo frenico, che innerva il diaframma, muscolo che separa l’addome dal torace.
Il vantaggio principale per il chirurgo è la visione magnificata delle strutture anatomiche consentendo l’effettuazione di manovre chirurgiche pericolose per l’integrità dei diversi organi ma al contempo sicure grazie alla visualizzazione diretta.
I vantaggi rispetto alla chirurgia tradizionale sono i rischi di complicazioni molto bassi, il rapido recupero post-operatorio, quindi un’ospedalizzazione più corta e una guarigione più veloce, e la presenza di cicatrici meno evidenti.