Adenomiosi

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IL TIPO DI ENDOMETRIOSI “INTERNA” ALLO STRATO MUSCOLARE DELL’UTERO.

L’adenomiosi è una patologia ginecologica benigna, caratterizzata dalla presenza di stroma e ghiandole endometriali all’interno del tessuto miometriale, associata ad ipertrofia delle cellule muscolari lisce.

La reale prevalenza dell’adenomiosi è difficile da stabilire per la necessità di una conferma istologica in seguito al sospetto diagnostico basato sulla clinica e sull’imaging. La prevalenza riportata in letteratura, varia tra il 5 e il 70%, a seconda delle casistiche. Questa estrema variabilità è dovuta sostanzialmente all’assenza di criteri universalmente accettati per la diagnosi istopatologica.

La definizione istologica di tale patologia è infatti a tutt’oggi controversa. La classica definizione istologica è la presenza di invasione miometriale delle ghiandole e/o stroma endometriali per più di 2.5 mm dalla giunzione endo-miometriale, accompagnata da un’adiacente ipertrofia del tessuto muscolare liscio. 

Da un punto di vista clinico, la presenza di una penetrazione endometriale anche solo di 1 mm al di sotto della giunzione endo-miometriale, accompagnata da contestuale ipertrofia delle cellule miometriali limitrofe, può essere sintomatica.

 I fattori di rischio classicamente riconosciuti sono le gravidanze e gli interventi sull’utero quali tagli cesarei, miomectomie e revisioni cavitarie strumentali.

L’eziologia ed i meccanismi patogenetici sono ancora poco conosciuti: alcuni Autori avanzano l’ipotesi dell’invaginazione endometriale all’interno dello strato miometriale, altri suppongono che sia l’eccessiva e incontrollata crescita miometriale a includere al suo interno la mucosa endometriale. Ad oggi, l’ipotesi più accreditata è che l’interruzione traumatica del confine fra endometrio e miometrio  possa comportare una successiva reazione iperplastica dello strato basale e la sua penetrazione fino al miometrio. L’interruzione traumatica della continuità dell’EMI può essere secondaria al processo d’invasione trofoblastica (questo spiegherebbe l’aumentata incidenza di adenomiosi nelle pluripare) o ad uno stato di ipercontrattilità / alterata contrattilità miometriale, asincrona con le fasi del ciclo mestruale (tale stato è implicato anche nel meccanismo patogenetico dell’endometriosi). 

L’adenomiosi può essere presente in uno o più siti all’interno della parete uterina o coinvolgere la maggior parte del miometrio; la parete uterina più frequentemente interessata è quella posteriore.

In base all’estensione, si distinguono un’adenomiosi diffusa, quando le ghiandole endometriali o lo stroma sono distribuiti diffusamente nel miometrio, ed una focale quando si osservano aggregati nodulari circoscritti; in rari casi può presentarsi come una grande cisti (una cisti adenomiotica o un adenomioma cistico). L’ adenomioma si distingue dall’adenomiosi focale per l’ipertrofia compensatoria aggiuntiva del miometrio circostante.

In base alla localizzazione, si distinguono un’adenomiosi superficiale ed una profonda;  il grado di invasione miometriale è variabile, potendo includere l’intera parete uterina sino alla tonaca sierosa. McCausland (1998) parla di adenomiosi superficiale quando la penetrazione endometriale al di sotto della giunzione endo-miometriale è < 2.5 mm; viceversa, definisce adenomiosi profonda la presenza di tessuto endometriale oltre 2.5 mm dall’interfaccia endo-miometriale.